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Il cinema... visto da www.viabonanno24.it
Notte prima degli esami - Oggi
Titolo originale: Notte prima degli esami - Oggi Nazione: Italia Anno: 2007 Genere: Commedia Durata: 102' Regia: Fausto Brizzi Cast: Nicolas Vaporidis, Franco Interlenghi, Paola Onofri, Giorgio Panariello, Serena Autieri, Carolina Crescentini, Chiara Mastalli, Sarah Maestri Massimo Troisi dopo l'esordio cinematografico di Ricomincio da tre dichiarò di voler passare direttamente al terzo film, dando per scontato che il secondo sarebbe stato duramente stroncato dalla critica. Fatte le dovute proporzioni (riconosco che il paragone è davvero molto ardito), è accaduto proprio questo a Fausto Brizzi. Mentre il suo esordio era stato accolto molto positivamente dalla critica (che gli aveva assegnato anche alcuni premi di prestigio), questo seguito è stato liquidato con commenti sprezzanti. Personalmente condivido solo in misura molto ridotta le critiche mosse a questo secondo capitolo. È vero che Notte prima degli esami oggi nel replicare pressapoco la stessa storia proposta un anno fa rischia di risultare poco originale, forse anche leggermente banale e scontato. Ma è anche altrettanto vero che siamo di fronte a una commedia giovanile e abbastanza generazionale (qui più che nel primo episodio) e che nessuno si sognerebbe mai di chiedere a una delle tante commedie americane o inglesi, tanto apprezzate per la loro leggerezza e ironia, di essere innovativa o culturalmente stimolante. Inoltre non credo sia da sottovalutare il fatto che finalmente il cinema italiano, così spesso (giustamente?) accusato di essere provinciale e di non riuscire a creare opere in grado di sfondare al di fuori dei nostri confini, abbia prodotto un film che, proprio in virtù di una trama agile e ricca di trovate, potrebbe avere successo anche all'estero, soprattutto in Francia e in Spagna. Del resto, i ragazzi italiani non sono così diversi da quelli del resto d'Europa. Fenomeni cinematografici come le opere di Brizzi o come i film tratti dai romanzi di Federico Moccia, vanno visti inoltre come indicativi termometri socioculturali. È quindi secondo me limitante accostarsi a questo tipo di commedia generazionale con le categorie critiche tradizionali. È chiaro che se un film come Notte prima degli esami ha incassato nel 2006 quindici milioni di euro e il suo seguito nella settimana della sua uscita ha viaggiato alla media di quasi un milione di euro al giorno, vorrà pur dire qualcosa in termini di coinvolgimento giovanile di massa. L'idea di partenza è sicuramente buona. Invece di girare il legittimo seguito di un fortunato successo, Brizzi propone una variazione sul tema, un « newquel» (neologismo lanciato dal regista per sottolineare che il nuovo film non è un seguito ma una storia autonoma con gli stessi personaggi del primo collocati in un'altra epoca, con un salto dagli anni Ottanta al 2006). Gli attori giovani sono in maggioranza gli stessi, le aule sono un po' trascurate e gli adulti hanno più spazio ma il modello resta sempre quello della novella sentimentale che si alterna in equilibrio attento fra il divertimento e l'emozione. Brizzi si conferma uno dei più bravi artigiani della nuova commedia italiana: una storia leggera, divertente e spensierata, musiche piacevoli, buone interpretazioni degli attori e frequenti richiami al lungo percorso dell'Italia ai mondiali di calcio sono gli ingredienti principali di questa pellicola decisamente riuscita. Un anno fa ci si poteva chiedere a quale pubblico fosse realmente rivolto il film: se ai trentenni o ai diciottenni. Ora è facile intuire la risposta: senza dubbio questo secondo episodio è più orientato al mondo giovanile e forse confezionato un po' su misura per spettatori sotto i 25 anni: intanto però il film si segue volentieri, il pubblico si diverte e le sale cinematografiche si riempiono e non per merito dell'ennesimo blockbuster statunitense sui supereroi ma finalmente grazie a un film italiano (così come era successo per Manuale d'amore 2). Sarà proprio un male? Voto: 3½/5
Ocean's Thirteen
Titolo originale: Ocean's Thirteen Nazione: USA Anno: 2007 Genere: Azione/Commedia/Thriller Durata: 121' Regia: Steven Soderbergh Cast: George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Al Pacino, Ellen Barkin, Bernie Mac, Don Cheadle, Andy Garcia, Noureen DeWulf, Casey Affleck, Scott Caan, Elliott Gould, Carl Reiner Inutile spendere fiumi di parole su Ocean's 13: il film è carino, piacevole, divertente e offre tutto quello che promette. Amabilmente leggero, ma spiritoso e privo di volgarità, pieno di divi bravi e simpatici che hanno l'aria di divertirsi a stare insieme. Il film si segue con estremo piacere per la quantità di minuzie e trovate di ogni genere (scrittura, regia, fotografia, come sempre firmata sotto pseudonimo dall'abilissimo regista) disseminate nel classico copione della stangata. Ovviamente non un capolavoro ma senz'altro un film riuscitissimo nel suo genere, cosa evidentemente non facile visto che tanti sono i registi che cercano di scrivere storie simili in modo però decisamente meno brillante. Lo stesso secondo capitolo della saga si era dimostrato decisamente inferiore all'esordio: col terzo episodio invece lo spettatore torna ad appassionarsi alle vicende dei tredici "ladri benefattori", mai come in questo film così goffi, furbi e romantici. Se non fosse per le innumerevoli trovate tecnologiche di cui il film è abbondantemente farcito, sembrerebbe quasi di assistere a un film di altri tempi. Voto: 3½/5
Cardiofitness
Titolo originale: Cardiofitness Nazione: Italia Anno: 2006 Genere: Commedia Durata: 82' Regia: Fabio Tagliavia Cast: Nicoletta Romanoff, Federico Costantini, Giulia Bevilacqua, Sara Felberbaum, Daniele De Angelis, Fabio Troiano Pur essendo un grande estimatore del cinema italiano, ho sempre riconosciuto la supremazia degli americani nel campo dei film di puro intrattenimento: commedie, horror e thriller riescono senz'altro meglio ai registi statunitensi piuttosto che a quelli europei. Il film in questione mi ha però piacevolmente smentito. Cardiofitness infatti non si colloca tra le commedie italiane di genere sulla rottura familiare o sulle crisi dei trentenni. Cardiofitness è molto più leggero e spensierato. Racconta la travagliata love story tra un quindicenne e una ventisettenne che si rincorrono e inseguono a vicenda fino all'inevitabile lieto fine. Intorno ai due ruota un mondo colorato e bizzarro, fatto di adolescenti sessuomani dagli ormoni impazziti, istruttori cubani di baseball, amiche legate da un insolito cameratismo ed ex fidanzati ossessivi e inopportuni. Inutile negarlo: il film è davvero leggerissimo, scontato e forse anche banale. Però lo è nel modo giusto. Il ritmo è pressochè perfetto, non ci si annoia quasi mai e si ride parecchio. Rispetto alle classiche commedie americane forse questo film ha addirittura un pregio in più: riesce a non prendersi troppo sul serio senza scadere mai in quella pomposita e solennità che spesso contraddistinguono le produzioni targate USA. Il film infatti evita le trappole della morbosità e della volgarità gratuita e anzi tratteggia la vicenda con insolita delicatezza. Una sceneggiatura ironica e spiritosa, interpretata da un cast di attori sicuramente adatti ai ruoli e ai personaggi che rappresentano, contribuisce a rendere più lievi momenti potenzialmente tragici o farseschi. Il risultato è un film spiritoso e piacevole che per qualità, contenuti e recitazione non si colloca molto al di sopra della soap opera "Un posto al sole" ma che perlomeno ha l'enorme pregio di far sorridere, di non annoiare e di far passare una piacevole ora e mezzo di completo svago senza pensieri. E non è forse questo ciò che si chiede a una commedia? Voto: 3/5
Zodiac
Titolo originale: Zodiac Nazione: USA Anno: 2007 Genere: Thriller/Drammatico Durata: 158' Regia: David Fincher Cast: Robert Downey Jr., Anthony Edwards, Jake Gyllenhaal, Pell James, Patrick Scott Lewis, Lee Norris, Bijou Phillips, Peter Quartaroli, Mark Ruffalo Una premessa è necessaria: ai registi autori di veri e propri pilastri della storia del cinema, non si può chiedere di continuare a sfornare capolavori per tutto il resto della loro carriera (Benigni insegna). È quindi secondo me senza senso pretendere di voler giudicare tutti i film di un regista ponendoli a confronto con la loro migliore opera. Se ancora non fosse chiaro dove voglio arrivare, lo dico chiaramente: Zodiac non è nemmeno lontanamente paragonabile a Seven. Ciò però non significa che la pellicola non abbia i suoi lati positivi. Se Seven era appassionato, caldo ed elettrizzante, Zodiac è ordinato, pacato, burocratico. Si capisce: è una storia vera. Probabilmente è proprio questo lo scotto che deve pagare Fincher per aver voluto rispettare sino in fondo tutte le verità della cronaca, mai come in questo caso ingarbugliata e irrisolta. Il film infatti esplora tutti gli enigmatici risvolti del caso del serial killer che terrorizzò San Francisco dalla fine degli anni 60, districandosi in un interminabile labirinto di indagini, piste false, omicidi e messaggi cifrati ma soffermandosi principalmente sull'ossessione di due giornalisti e quattro poliziotti che finiranno per sacrificare la loro vita privata e il loro futuro pur di risolvere il giallo. Anche il ritmo del film risulta squilibrato: nella prima parte allo spettatore è offerta la tradizionale suspence che ci si aspetta da un thriller, nella seconda però, cadenzata dal passare degli anni, la velocità del racconto diminuisce bruscamente e con essa anche l'attenzione del pubblico. L'opera così nell'ultima ora arranca visibilmente prima di concludersi con un finale che però (probabilmente propriò perché la storia è realmente accaduta) non riesce a stupire e a sorprendere. Così il "colpo di scena" risulta abbastanza prevedibile e purtroppo privo dello scatto emotivo che era lecito aspettarsi. Probabilmente la pellicola avrebbe giovato molto di alcuni tagli: tutto sommato il film è ben fatto e, soprattutto nella prima parte, è più che godibile e si fa seguire con piacere ma raccontare tutto nei minimi dettagli non era davvero necessario e 160 minuti sono veramente un tempo spropositato per un thriller. Voto: 3/5
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