19 giugno 2007

puceVagabondando per la East Coast
Chiedo scusa, chiedo scusa, chiedo scusa. Lunghissimo periodo senza scrivere ma, per quanto possa sembrare banale da dire, ho i miei validi motivi: semplicemente non ero a casa a Chicago :P Ho viaggiato, ho fatto un giro della East Coast partendo da NewYork, andando a Philadelphia e concludendo il mio percorso a Washington DC. Non starò qua a raccontarvi cosa ho visto ma non perchè non sia interessante, quanto piuttosto perchè lascio alle gallerie delle immagini commentate questo ingrato compito. Vi racconterò piuttosto cosa penso di ciò che ho visto, vi racconterò le sensazioni che ho provato e ciò che questo viaggio mi ha insegnato.

Tutto è iniziato con NewYork. Una città stupenda, viva, sempre in movimento e senza mai un attimo di sosta. La gente va e viene in un ordinato caos che ho trovato semplicemente fantastico. 4 giorni e mezzo ma il tempo speso li non sembra mai abbastanza: sicuramente un posto da vedere anche se non saprei se vorrei viverci. Unica nota stonata il discorso "integrazione": le genti vivono si in quest'unica grande metropoli, però non sembrano molto integrate tra loro. Appena arrivato mi son perso sbagliando il treno della metropolitana... mi son trovato in un quartiere dove le persone non parlavano inglese ma solo spagnolo. Pensate sia integrazione questa ? Le persone qua vivono nello stesso posto senza darsi troppo fastidio a vicenda, ma integrazione è decisamente qualcosa di diverso. In ogni caso un posto magnifico e non solo per le immagini da cartolina o film hollywoodiano che vi si possono scorgere.

Ho proseguito poi verso Philly (così i suoi abitanti chiamano affettuosamente Philadelphia). Essa è stata tempo fa la capitale del paese e basta girare un pochetto per capire perchè: questo posto traspira storia da ogni parete o metro quadrato di strada !! C'è un miglio quadrato dove tutto si è compiuto: qui fu scritta la dichiarazione d'indipendenza e qua fu compilata e firmata la costituzione degli Stati Uniti d'America. Fantastico posto per turisti ma niente di incredibile dopo l'orario di chiusura di musei e centri di interesse turistico. Da vesitare in ogni caso, specie perchè sulla strada per Washington DC.

Ed eccoci dunque a Washington DC. Elegante, stupendamente organizzata (la metropolitana è semplicemente incredibile) ma anche terribilmente stucchevole. E' stata concepita e costruita per esser la capitale e questa artificiale organizzazione si può notare girando ogni angolo. E' tutto semplicemente troppo perfetto per esser naturale e lo stile neoclassico dominante la rende piuttosto volgarotta specie se, a differenza dei buzzurri che per le sue strade si posson incontrare, provenite da un paese che per arte e cultura ha fatto storia come il mio. In ogni caso esteticamente estremamente apprezzabile. Essa è la capitale e la fervente attività politica che vi ho incontrato ne è chiara testimonianza: una enorme manifestazione di fronte al Capitol protestava contro i finanziamenti in favore dello stato di Israele e in difesa dei poveri palestinesi mentre in ostello ho avuto la peggior esperienza della mia vita (sempre a sfondo politico): mi trovavo a discutere del più e del meno con dei ragazzi europei nel salotto dell'edificio quando si è iniziato a parlare di guerra in Iraq. Io ho sostenuto da subito la mia contrarietà al conflitto e la mia ferma condanna dello stesso per via della mancanza di fondamento delle ragioni che l'hanno generato. Non l'avessi mai fatto... Il gestore dell'ostello ha iniziato ad urlarci contro ed insultarci minacciandoci di buttarci fuori dall'ostello a calci se non avessimo cambiato discorso... e così è stato: Sotto il vigile sguardo di questo malato di mente ci siam trovati a parlare di altro... una sensazione da Fascismo d'altri tempi... Orribile !!!

Beh esperienza terribile a parte, son tornato sano e salvo a casa a Chicago con una montagna di nuove idee, pensieri e opinioni. Le emozioni che ho provato son state incredibili e sono decisamente fiero di me stesso per aver trascorso in solitudine questa settimana in viaggio: ho imparato conoscermi ancora meglio e ho visto posti che tanto desideravo vedere. Ho confrontato le mie idee (forse anche troppo :P), ho apprezzato nuove forme d'arte e trascorso dell'ottimo tempo in compagnia dei miei pensieri. Ora è tempo di tornare a godersi la mia stupenda Chicago fino al termine di questa entusiasmante e incredibile esperienza... sempre considerando che forse essa non mi ha solo insegnato a parlare meglio inglese e qualcosa sulla cultura americana... quanto piuttosto mi ha mostrato una possibile via per il mio futuro sulla quale penserò e ripenserò attentamente quando verrà il tempo delle scelte.

Spero d'esser stato abbastanza conciso e di non avervi annoiati troppo. Vi ringrazio per la visita e vi invito nuovamente a visitare la galleria fotografica dove potrete trovare gli scatti di questo viaggio ovviamente commentati per una più facile e completa comprensione degli stessi. A presto dunque, continuate a visitare il "Mondo di Mugo" in fin dei conti, suvvia ammettetelo, ne vale la pena :)

Mugo
  • 20/06/07 13.41  
    Blogger Francesco ha detto...

    Non sai quanto ti invidio... soprattutto perché anch'io la prossima estate sarei dovuto andare a New York e invece poi ho dovuto rimandare. :-(

    Ma è tutto rinviato di una sola estate... speriamo! ;-)

    Comunque bel racconto e belle foto... complimenti!


  • 24/06/07 17.06  
    Anonymous Tommi ha detto...

    Sì sì solo rimandato

  • 18/07/07 21.17  
    Anonymous Fabio ha detto...

    ...come dire, meglio tardi che mai! A parte ciò... che invidia! Un viaggio davvero bellissimo! Cavolo che figata! Le foto son molto belline e hai fatto bene a mettere oltre che le immagini anche le scritte sui monumenti, fanno capire che, in fondo, 'sti americani... nn son poi tanto male! :-P

    Ps: Complimenti per le Onitsuka gialle: una scelta di stile (ovviamente le ho anche io!)! ;-)




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29 maggio 2007

puceVeleggiando Nel Lago Michigan
Oggi era la giornata della memoria: il giorno in cui il paese ricorda i suoi valorosi caduti nella battaglie che li hanno visti partecipi. La cosa francamente non mi tange più di tanto perciò ho accettato l’invito di una gentilissima Eva a prendere parte, assieme ad un’allegra comitiva, ad una gita al Lago. E così è stato: giro in barca veleggiando per il Michigan e le sue ahimé ancora gelide acque. Avrebbe dovuto partecipare anche Ravi (il mio amicone indiano) ma purtroppo una defezione dell’ultimo minuto causa febbre improvvisa l’ha messo fuorigioco.

Si parta dunque dallo Yacht Club di Chicago: io, Eva, mamma e papà polacchi di Eva (gentilissimi, con tanto di plauso speciale alla mamma che ci ha preparato un ottimo pranzo in barca), una simpaticissima poliziotta di soli 25 anni, una ragazza egiziana che coi 26 era la più anziana tra noi giovani e Masha col fratellino di soli 7 anni che, con i suoi stupendi occhi azzurri ha illuminato la già stupenda giornata che ci ha accompagnato. Temperatura fuori dall’acqua ottima (siamo sui 24 °C), borse e zainetti caricati: a bordo, si parte !

Il pomeriggio è volato con una facilità allarmante. Si son fatte facilmente le 5 tra una chiacchiera, un boccone di carne e una risata per le mille battute che ogni tanto trovavano luogo tra le comunque interessanti discussioni. Un plauso alla signora Grazyna, mamma di Eva, per la brillante disamina circa le religioni e i lati oscuri che vi dimorano. Ho trovato una persona che grosso modo la pensa come me... mi fa un po’ specie averla trovata tra gli over45.

Terminata la gita in barca dopo un 4-5 orette di pace, relax e chiacchiere distensive, ci siam recati verso le 7 dopo una pausetta caffè, in una sorta di paradiso terrestre: un bar molto carino dove per 22 dollari ho pasteggiato come un Re a base di un ottimo hamburger (non quelle cagate chimiche che trovate ovunque in ogni McDonalds) ma una cosa enorme di carne eccellente e saporita, con contorno di verdura e di patate fritte le quali, sinceramente parlando, sono semplicemente state le migliori patate fritte che io abbia mai mangiato in tutta la mia esistenza: FANTASTICHE.

Terminato il pasto, passeggiatina digestiva e, dopo aver salutato tutti, via a prendere la DL: solita linea marrone fino a casa dove un’orribile sorpresa mi aspettava: tiro l’acqua del cesso dopo aver orinato (per fortuna solo orinato) e l’acqua straborda dal medesimo e comincia a colare dal piano di sotto : ore 9, INFERNO IN BARRY AVE 1416. Burny ci cammina sopra, si insozza le zampe e lascia impronte ovunque. Rachelle perde la bussola e chiama Pat per minacciarlo di morte ma il suddetto sta dormendo a casa della ragazza e non è raggiungibile. Alla fine ce la siam cavata chiudendo l’acqua al piano superiore, con un secchio e tanta speranza che la perdita si fermi. Inutile dire che il corridoio che porta dalla sala è inagibile.

A parte questo episodio che però in fin dei conti è stato pure divertente, il periodo che sto passando qua lo definirei in generale stupendo e spensierato. Mi sento davvero ricaricato nello spirito e nella voglia di fare. Non credo dipenda tanto dalla città (per quanto accidenti Chicago sia davvero stupenda) quanto dalle persone. La loro voglia di fare, la simpatia e la cordialità con le quali mi han accolto mi stan regalando dei momenti davvero speciali… pensare che ho anche dubitato ad un certo punto, se venire qua fosse la cosa giusta da fare… Vabeh, in ogni caso la cosa giusta l’ho fatta.

Circa lo studio, beh…di tesi ancora non se ne parla ma… ehy, c’è tempo no ? : ) è solo trascorso il primo mese.
Bene, direi che per oggi è tutto. Vi invito come sempre a dare uno sguardo alla galleria fotografica (che ovviamente riporta alcune foto della giornata di oggi) e vi saluto calorosamente dandovi appuntamento alla prossima ne “Il Mondo di Mugo”

Mugo
  • 02/06/07 13.25  
    Anonymous Tommi ha detto...

    Wowwwwwww...... Che invidia

  • 03/06/07 18.44  
    Blogger ruffin51 ha detto...

    Le patate fritte piu' buone del mondo, ma non buone...addirittura fantastiche...unico e inimitabile Mugo...



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18 maggio 2007

puce3 Settimane.. Progetti in Cantiere...
Sta passando in fretta il tempo da quando sono arrivato qua: 3 settimane ad oggi. La vita va meglio del previsto: un sacco di conoscenze nuove, un sacco di uscite e probabilmente, cosa più interessante ed importante, in cantiere diversi progetti di viaggio. Per farla breve appena possibile filerò dritto in giro per una decina di giorni tra New York, Philadelphia e Washington. Ma questo tour tra tre grandi città non è un viaggio di quelli epocali. E' sicuramente qualcosa di piacevole ed interessante, ma non epocale.

Il progetto epocale è quello del Route66 in versione modificata e riadattata secondo le esigenze del sottoscritto. L'originale prevede una costa a costa che parta da Chicago e termini a Santa Monica, in California. Rinuncio ad Oklahoma City (mi hanno pure detto che è una città noiosa e non val manco la pena di visitarla), rinuncio alle ore di passaggio nelle polverose strade texane e passo direttamente a Flagstaff. Cos'è Flagstaff ? Sicuramente non ne avrete mai sentito parlare... ma è una cittadina piccola ed accogliente a solo 1 h di distanza da qualcosa di grandiosamente meraviglioso : Il Gran Canyon, posto che intendo assolutamente visitare e cercare di ammirare nella sua colossale ed infinita maestà ed imponenza. Dalla cittadina partono diversi tour organizzati ed intendo giovarmi di questa opportunità. Una volta visitato questo, si prosegue per Las Vegas, sempre in Nevada. Fatto ciò via dritti a San Francisco e poi Los Angeles in California. Questo viaggio è sicuramente più interessante. Pone due aspetti fondamentali degli Stati Uniti: il Selvaggio e incontaminato Gran Canyon e la capitalista e occidentale visione del mondo a stelle e strisce secondo i libertini canoni di Las Vegas e San Francisco misti al fascino commercializzato e ridistribuito di una estremamente americana Los Angeles.

Salto il New Mexico perchè non promette grandi emozioni salvo affascinanti polverose strade e lo saltiamo perchè questo viaggio sarà un viaggio in solitudine. Solo con me stesso, avanti tutta per una strada alla scoperta di un mondo nuovo e di un Paolo nuovo! Tutto liscio, ma 15 ore di bus notturne da solo, me le risparmio in questo caso. Trovassi qualcuno con cui andare, le farei pure in bici, sia ben chiaro !!

Vi terrò Aggiornati a riguardo. Per il resto come detto tutto bene. Ho anche aggiunto una nuova sezione fotografica nella quale potrete trovare diversi scatti riguardanti il lato artistico della città. Spero vi piacciano.

un saluto caloroso


Mugo

P.s: quella palla di pelo che potete intravedere tra le foto dell’ultimo album fotografico, è Burney, il cane della mia coinquilina. 11 anni, tranquillone e molto affettuoso. Ci siamo già ritrovati a dormire assieme sul divano :P


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9 maggio 2007

puceUn Giretto Con Voi in Centro Città
Oggi Vi porto un pochino in giro. Vi porto alla scoperta del centro. Non sapendo come meglio spendere il tempo in attesa della voglia di iniziare i lavori per la tesi (perchè studio le procedure per luglio, studio regolarmente inglese, ma la tesi non si tocca manco a parlarne..) decido che oggi non sarebbe stato un buon giorno da spendere in casa. La giornata è magnifica quindi ho ben pensato di fare un giretto per la Città. Dove andiamo oggi di bello ? Andiamo al Millenium Park, poi facciamo un giro per Michigan Ave...

Eccoci qua. Solita fermata della DL (per chi non mi avesse letto prima altro non è che la metropolitana sopraelevata) e qualche centinaia di metri a piedi prima di giungere al Parco. Wow !! Il colpo d'occhio è stupendo: verde, fontane, gente che corre e s'intravede persino "The Huge Been" (l'enorme fagiolo) che caratterizza il parco stesso. Il tutto a veramente un tiro di schioppo dal caotico centro della città. Fantastico.

Entriamo dunque ed ecco che si posson scorgere giovani sportivi intenti a correre, coppiette che mangiano un gelato da passeggio, vecchietti che si godono la serata o che giocano a scacchi nelle scacchiere gratuite e delle guardie che pattugliano affinché la tranquillità non venga turbata da qualche molesto individuo. Un relax estremo tanto che decido di fermarmi per un'oretta a leggiucchiare un buon libro in una panchina. Terminata la lettura mi avvio più all'interno e scorgo la magnificenza del gargantuesco fagiolo. Un enorme fagiolo di acciaio liscio e smaltato tale da poter riflettere tutte le immagini che vi si specchiano sopra. Riflette il cielo, riflette i grattacieli, gli alberi, le persone e soprattutto l'atmosfera quasi surreale che si può vivere in questo incantevole scorcio di verde. Curioso recarsi al suo interno, cioè posizionarsi sotto la cavità del fagiolone: un complicato gioco di specchi proietterà la vostra immagine un numero elevatissimo di volte talvolta sformandola, talvolta ingrandendola talvolta rimpicciolendola… Sicuramente affascinante.

Pochi metri dopo il Fagiolone si può scorgere lo spiazzo verde che circonda il Teatro postmoderno all'aperto dove pare si tengano concerti e il giovedì sera il cinema gratuito tipo drive-in: per intenderci, ti porti una coperta, la stendi, ti sbraghi e ti godi lo spettacolo sul prato magari mangiando qualche fantastico cibo chimico che nei pressi puoi facilmente trovare. Stupendo. Una struttura estremamente futuristica con cavi che passano ovunque e sorreggono l'intero impianto stereo. Persino il corpo centrale da un'idea di palazzo componibile, come se fosse stato arrangiato e costruito sulle sue affascinanti asimmetrie. Sicuramente qualcosa da vedere e da riveder presto magari durante l'esercizio della funzione sociale per il quale è stato congegnato.

Il parco continua come un normale parco se con diversi ettari di verde e una fontana con degli schermi che rappresenta una bocca umana che sputa acqua, infine si conclude con la seconda entrata dove noto con estrema curiosità l'intreccio tra l'architettura antica riproposta in un colonnato con targa a memoria dei fautori di questa meraviglia, e quella moderna rappresentata da grattacieli freddi, alti, immensi che al parco fan da cornice. Stupendo anche questo. Un colpo d'occhio che difficilmente si può scorgere in altre parti del mondo e che praticamente improbabile da trovare nella nostra vecchia Europa. Fermo fin da ora coloro i quali leggendo questo storceranno il naso: ciò non vuol dire che questo è meglio della cultura e dell'arte Europea, assolutamente, però è certamente qualcosa di diverso e a suo modo estremamente unico.

Piccola pausa, piccolo rinfresco con gelato e via verso Michigan Avenue. Una sorta di Campi Elisi parigini. Per arrivarci si passa dal ponte e prima di farlo si comincia ad rincontrare il capitalismo più spinto e i suoi più biechi emissari: il parco è effettivamente ora qualcosa alle spalle. Arriviamo al ponte, scorgiamo il palazzo dello storico Chicago Tribune, il quotidiano locale per antonomasia, e possiamo notare dei segni per terra proprio di fronte al ponte con scritto qualcosa in rilievo. Ci si potrebbe anche non far caso effettivamente ma grazie ad un fido accompagnatore ho potuto constatare di cosa si trattasse : Sono i limiti che segnano un immaginario inizio di quello che fu il primo insediamento in queste terre da parte dei pionieri anni, decenni or sono. Affascinante, peccato gli abbiamo dedicato solo qualche rilievo nel marciapiede che ricorda più che altro un tombino rettangolare.

Eccoci in Michigan Avenue. Intenso è il traffico e intesa la vita che scorre intensamente nella via più commerciale della Città. Ai lati delle strade a fare da contrasto col grigiore del traffico, delle splendide aiuole di papaveri che colorano e abbelliscono la vista. Assieme ad esse delle biciclette particolari: riviste, riprogettate, riverniciate ed esposte. Trattasi del soggetto artistico dell'anno che, dopo aver tenuto banco durante una mostra poco tempo fa, son state donate alla città dai loro autori e distribuite lungo le strade. Molto curiosa come cosa. Tempo fa pare fosse l'anno delle vacche, quindi si potevano trovare delle vacche sparse per le strade di tutti i colori e forme. Ho visto qualcosa di simile da poco a Milano e, considerato il fatto che le due città son gemellate, comincio a pensare si tratti di qualcosa di più di una coincidenza.

Percorrendo la strada si possono scorgere le più svariate centrali del consumismo: troviamo Burberry, troviamo Apple, troviamo Nike Town, troviamo Disney Store, troviamo Virgin Store... Addirittura un palazzo tutto di Ralph Lauren (particolarmente ridicolo il Ralph Lauren Grill Bar accanto con tanto di limousine parcheggiata davanti..). Poi McDonalds, Starbucks, Donkin Donuts, Nokia, Tiffany e chi più ne ha più ne metta. L'ideale se state cercando qualcosa o se dovete fare un regalo anche dato l'alto numero di megacentri commerciali oltre ai negozi monomarca che vi potete facilmente trovare. Non oso nemmeno immaginare l'immensa mole di denaro che circola ogni ora, che dico, ogni minuto, in questa strada. In ogni caso abbastanza ordinato e gradevole sia per la vista che per l'udito. Un bel posto in definitiva, ma non essendo un fanatico dello shopping il mio apprezzamento non va oltre.

Proseguendo troviamo una struttura parecchio avulsa dal contesto e che balza immediatamente all'occhio: si tratta del Water Tower Place, un edificio effettivamente avulso dal resto del contesto architettonico ma li lasciato, nonostante sia obsoleto, a futura memoria della sua stoica resistenza contro il grande e devastante incendio che funestò Chicago tempo fa (se non ne sapete niente e vi interessa, cliccate qui). Una bella immagine, qualcosa di tipicamente americano, quasi quanto l'inno obbligatorio di rito posto prima di ogni evento sportivo disputato sul territorio nazionale.

Beh è tardi, sono stanco e pure voi credo di leggermi (sempre che vi sia qualcuno che davvero lo faccia e che non passi soltanto qua per guardare le foto e poi clicca sulla fatidica X rossa in alto a destra... a giudicare dalla penuria di commenti comunque direi che è più che probabile... maledetti !! :P). Spero in ogni caso che quel che scrivo possa esser per voi interessante e vi invito a dare uno sguardo alla sezione fotografica dove potete trovare dei discreti scatti (e su diciamo, sono fatti bene dai :D) che vi posson far meglio comprendere le parole che avete testè letto. Per ogni consiglio, commento o insulto vi ricordo che potete sempre lasciare un commento sia alle pubblicazioni che alle foto e che non esiste alcun tipo di moderazione (mi appello al buon senso ... e alla pietà comune :P).

Arrivederci a presto ;)

Mugo


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8 maggio 2007

puceLa Strada Verso Il Dovere
Eccoci qua, seduti in una comoda postazione-studio della Biblioteca della John Marshall Law School… Vi starete probabilmente domandando dove diavolo sta la connessione tra connessione e scrivere su internet…la risposta è molto semplice (e forse anche troppo banale): tutto l’edificio è interamente coperto da connessione Wifi a disposizione degli studenti che, nei momenti di stanchezza tra una pagina e l’altra, quando si vuole staccare un poco la mente, quando ci si vuole rilassare, possono accendere il pc, connettersi e navigare, leggere, scoprire o anche soltanto chattare e cazzeggiare… un poco quello che sto facendo io in questo momento del resto.

Le giornate procedono bene. La palestra mi ha fracassato la schiena e cammino come se mi avessero infilato un palo nel culo dato che ho il collo totalmente bloccato… un dolore, un gran fastidio mentre dormo ma tra un paio di giorni tutto si risolverà da solo. Basta solo aver pazienza, così van le cose alle volte.

A parte questo, ho conosciuto un sacco di persone simpatiche. Ho giocato a calcio sabato a Lincoln Park e poi son uscito in un bar con degli studenti della mia scuola: una di loro compiva 25 anni. A parte il fatto di esser il dannatamente più piccolo coi miei giovanissimi 23 anni di vita sul pianeta Terra, mi trovo molto bene anche grazie alla grandiosa accoglienza che tutti mi han riservato. Il cazzeggio regna durante le serate fuori e i locali dove siamo stati son davvero godibilissimi. Ricordano molto quei bar che si vedono nei film, tipo “Le ragazze del Coyote Ugly” o giù di li. Non troppo grandi, affollati con musica ad altissimo volume e alcol che scorre a fiumi.

Il tempo sta migliorando anche se non si può ancora parlare di buon clima. Bisognerà attendere ancora una 20ina di giorni… dopo di che cominceranno le gite al Lago Michigan (circa 20 minuti da casa mia) che ovviamente ha una sua spiaggia ed è completamente balneabile. Questo per non farmi sentire troppa nostalgia di casa … seeee… come se se ci fosse il rischio che questo si verifichi :P

Parliamo un poco dell’Università dato che, come potete notare dalla nuova sezione fotografica di questo piccolo diario, ho inserito alcune foto riguardo la strada che qua mi ha portato per far vedere ai vostri occhi quel che i miei vedono ogni volta che qua mi dirigo. Bello no ? Ogni foto ha il suo titolo che vi spiegherà esattamente come il percorso funziona dunque non mi dilungherò oltre nel discutere del tragitto.

Beh, il mio momento di cazzeggio l’ho avuto. Il Diritto Procedurale Civile è li che mi guarda dagli occhi di un tomo rosso con su scritto Satta/Punzi e impietosamente mi richiama al mio dovere. Spero vi piacciano le foto che ho pubblicato e spero che trovate interessante (anche se qua ho dei dubbi) ciò che ho scritto. Se si, e credo sarete in pochi ad annuire a questo punto, vi do appuntamento a prestissimo in “Il Mondo Di Mugo” !!

Il vostro affezionato

Mugo


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5 maggio 2007

puceForza CUBBIES !!!
Prima partita di baseball della mia vita, Cubs VS Washington. Manco a dirlo porto fortuna e i Cubs strappano una vittoria per 6 a 4 senza manco il bisogno di giocare il loro 9° Inning. Stadio grandicello ma non troppo (secondo più antico stadio degli Stati Uniti, costruito nel 1914, siamo sui 41.000 posti a sedere), gente tranquillona e molto ben disposta al divertimento. Alla fine dei conti mi rendo conto che quello non è un evento sportivo... no quella è semplicemente una festa. Non a caso ogni tanto ci son canzoni che il pubblico canta e che lo stadio pompa nei momenti morti.

Tutto inizia con nessuna fila per entrare: ci si avvia, ci si siede e dopo poco ci si rialza: inizia la partita perciò bisogna alzarsi in piedi e cantare l’inno nazionale. Viene una persona diversa ogni partita a cantarlo. Pare da poco ci sia stato pure Ozzy Osbourne a Wrigley Field (cosi si chiama lo stadio dei Cubs).... Che spirito patriottico cazzo. Diciamocelo chiaro e tondo : una pacchianata tremenda. La classica pacchianata che ti aspetti forse il 4 luglio o in qualche filmaccio super hollywoodiano ma che tremendamente pare essere una tradizione prima di ogni incontro sportivo disputato nel paese. La gente non si insulta e francamente sembra che la partita sia solo una scusa per andare a fare baldoria. Si alzano ogni 10 minuti per andare a prendere cibo e beveraggi zuccherosissimi e spesso incredibilmente alcolici. Dopo 4 Innings il tasso alcolico è arrivato ormai a livelli preoccupanti: grassoni a torso nudo, coracci da stadio dei più infantili e classico capro espiatorio di turno, l’esterno destro degli Washington, tale Church. Poveraccio, gli dicono di tutto tra cui dei fantastici “CHUUUUUUUURCH ! YOU SUCK !”. Partono di merda i Cubs che subiranno in tutto l’incontro 4 punti e li subiscono tutti nel primo Inning. Dopo 5 Inning si portano in vantaggio grazie ad uno stratosferico Alfonso Soriano altrimenti detto "Mr 100milionsdollars" (ciò dovuto alla sommetta che guadagna in 6 anni di attività anche se c'è da dire che i clubs del baseball non pagano i giocatori agli altri clubs, aspettano che scada il contratto e poi via di megaofferta al rialzo. niente prezzo per il cartellino insomma). La gente ride, si diverte chiacchiera del più e del meno e la partita passa e va. Da segnalarsi diversi cazzoni sfatti dall’alcol che danzano con una pancia paurosa al vento e ragazze completamente inebetite che avendo capito che ero italiano, ad ogni punto dei Cubs, si alzavano per venirmi a dare il cinque e gridare “GREAT ITALIA, WE SCORED !” (si ... mi chiamavano Italia non conoscendo il mio nome...)…. in ogni caso dai, abbastanza divertente.

Dentro quello stadio c’era molto dell’America per come la sto vedendo : cose in grande, ricchezza che trasborda in opulenza e svago senza pensieri. In ogni caso una buona giornata tutto sommato specialmente contando il miglior Hot Dog della mia vita che nulla ha a che vedere con la porcheria cartonata che troviamo regolarmente in Italia. Non voglio sapere cosa ci mettono dentro qua, ma cazzo se è buono...

Pro: i prezzi bassi (30$ per un ottimo posto nello stadio), il divertimento, la tranquillità di stare senza scalmanati che ti posson pestare, gli Hot Dog e lo spettacolo sportivo in se.

Contro: la staticità del baseball (che ha troppi momenti morti e francamente non è uno sport che mi potrebbe mai appassionare fortemente.. visto in tv credo sia da suicidio!!!), le pance antiestetiche e l’inno iniziale … che è francamente una porcheria.

Saluti !!

Mugo


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