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Il cinema... visto da www.viabonanno24.it

Oxford Murders - Teorema di un delitto

Titolo originale: The Oxford Murders
Nazione: Spagna
Anno: 2008
Genere: Thriller
Durata: 107'
Regia: Álex de la Iglesia
Cast: Elijah Wood, John Hurt, Leonor Waitling, Julie Cox, Burn Gorman, Anna Massey, Jim Carter, Charlotte Asprey

Martin è un giovane studente americano con la passione per la matematica e per un teorico in particolare, il professore di logica Seldom. Giunto ad Oxford per conoscerlo, prende alloggio presso un'anziana ed eccentrica signora, la quale, due giorni dopo, viene trovata morta nel suo soggiorno. È solo il primo di una serie di omicidi e il primo di una misteriosa sequenza di segni da decifrare, che l’assassino lascia dietro di sé, vittima dopo vittima.

L'impianto è quello del giallo classico, in cui il mistero viene chiarito dall’investigatore di turno attraverso la logica e le idee si esprimono nel conflitto tra studente e professore che hanno opposti atteggiamenti nei confronti del mondo e della conoscenza. Il ragazzo è convinto che la realtà abbia una essenza matematica, che l'uomo sia assolutamente in grado di conoscere la verità con i propri meccanismi mentali, che la matematica sia uno strumento perfetto per distinguere il falso dal vero.

Il professore è anziano, privo di ogni fiducia, nichilista e cinico, convinto che esista una dissociazione insanabile tra la materia ed il pensiero puro, che la logica sia un'illusione e il caso un destino. Questo fa sì che, secondo lui, sia impossibile pure venire a conoscere il nome e l'agire dell'assassino.

Meno male che l'assassino della vecchia signora c'è, e viene alla fine identificato: senza troppa suspence né soddisfazione, veramente. Nonostante la premesse ottime e discretamente originali, caratterizzate da una presenza invadente della matematica e della logica (con la serie di Fibonacci, i simboli pitagorici e l'ultimo teorema di Fermat) il regista infatti ci impartisce una perfetta lezione su come si rovina un discreto best seller giallo/accademico facendoci rimpiangere non sia finito in mani hollywoodiane. Il risultato è un film lento con un tono da burletta che una rozza musica d'angoscia tenta invano di riscattare e stucchevoli atmosfere da Codice da Vinci presocratico.

Voto: 2½/5
  • 3/5/08 19:45  
    Anonymous Cla ha detto...

    Ma no Fra, era un così gran bel film!!!;P ci siamo così divertiti..!!
    per carità, non guardatelo nemmeno di sfuggita!




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